Prefazione
E, come disse Cicoria, eccoci qui! Stavo facendo una pensata, davanti a un libro di filosofia. Pensavo: “ Perché tutti i popoli di una certa cultura hanno fatto un sacco di filosofia e il saettone no? Allora, come un baleno mi è venuto in mente che la filosofia saettonale si poteva, anzi si doveva fare.
Certo, I filosofi antichi si ispiravano alle grandi imprese della mente , avevano contatto con i possenti eroi e perfino con gli dei. Dunque per fare una buona filosofia ci sarebbe voluto un filosofo e un contatto con qualche cosa di quasi sovrumano.
Che filosofo ci poteva essere a Montefiascone? E quale contatto potrebbe averci un saettone? Pensa che ti ripensa. Cerca che ti ricerca, ho trovato un filosofo saettone vero e proprio, che siede spesso sulla” Sieda del Papa “, medita ed espelle, sovente, il frutto del suo pensiero: si tratta di un certo signor Vincenzo detto Mincenzino de le Lumacone, quasi come Erasmo da Rotterdam. Infatti la sua filosofia è “ di rottura”, ancora non s’è capito di che. Egli si pone davanti alla vita reale , con tutte le sue contraddizioni e, in base all’antichissima cultura del codone elabora…..
Sono andato a trovarlo e gli ho domandato se poteva far parte dei suoi pensieri anche a me.. Mi ha risposto di si. Allora gli ho chiesto: “ Ma tu, a chi ti ispiri?” Mi ha risposto: “ Ma nu le sàe? Ma la vacca mia! Io parlo co’ lièe che sa più fregne del pòro Baronesso e lièe me fa più strutto de quelle ch’adànno letto le libbre arte quante le paracàrre!”
Mi sono seduto vicino a lui, a ridosso della sedia del Papa, ad ascoltare le sue meditazioni e…. sentite un po’!!!!!!!!!!!!!!!