Storie & personaggi dal paese delle streghe

La Settimia e lo scambio di persona

di Alessandra Di Tommaso

In tabaccheria entra una ragazza di un paese vicino Montefiascone

La ragazza: (rivolgendosi a la Settimia) buon giorno professoressa! Come sta? Si ricorda di me?

La Settimia: eh cocca… se ero professoressa stavo qui??? Mica so matta come la mi fija!!!!

La ragazza: (incerta ma senza mollare mi guarda interrogativa e continua) che è annata in pensione professore’? Pure la su fija insegna?

La Settimia: (ovviamente la ragazza l’aveva scambiata per la sorella Paola, psicologa e professoressa. Ma lei invece di spiegare il malinteso…) Cocca io in pensione damo’ che ce so annata! Io cara so coltivatrice diretta e lavoro da quanno ero fija! Quanto ho lavorato io non le sa’ nessuno! So annata in pensione ammonenti prima d’anna’ in menopausa! E ancora sto a lavora’! All’età tua c’avevo già sto “coccio etrusco” (indicando me). A questa il cervello je fuma! Mica se sa quanto ha studiato sto corpo umano! A noi co li libbri ce tocca pure dormicce sopra e facce le zampe der tavolino! A casa nun ce s’entra più! A me me sarebbe piaciuto che annava a fa l’chirurgo, ma lei sempre a pensa’, a chiacchiera’: “la Rivoluzione, le Criste e le Madonne”! Poi nun parlamo de la Pallavolo! Me giocava a pure ner salotto che m’hanno fatto casca’ giù pure il lampadario! Mo dice che scrive de magna’ e de beve: io quanto scrive nun lo so! Ma la ganassa bona ce l’ha!

Io:(tento di stopparla prima che racconti qualche altro particolare “privato” della mia vita, salutando con la manina, tento di spiegare lo scambio di persona) ciao bella lei è Settimia la sorella della professoressa Paola che dici tu.

La ragazza: oddio scusate! Infatti a guardare bene siete “uguali ma diverse”! Tutte e Tre poi!?!?

La Settimia: (annuisce) a si’! La mi sorella me somija. E pure co la mi fija se somijono. Infatti una è psicologa e una filosofa. Che io nun ce capisco! ma è tutta robba che s’ara’ da fa a chiacchiera’, ché quanno s’incontrono chiacchierono ‘n gran tanto! t’incantono peggio de le serpente a sonaje!

Io: (tentando di congedare la ragazza) bene, ti salutiamo la professoressa Paola appena la vediamo.

La Settimia: cocca grazie de tutto, ciao. sta bene. E ricordate che se la facevo io la professoressa v’imparavo subito che a lavora è fatica, che dovete sape’ fa tutto nella vita, ma che pe’ trovavve bene non ve dovete fa accorge! Aricordate: nun fa come la mi fija! nun te fa vede’ mai che sai fa, sennò te fanno fa!!!!

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